Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroFormazioniCalendariScommessePronostici
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliaricomoempolifiorentinagenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilanmonzanapoliparmaromatorinoudinesevenezia
Canali altre squadre ascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenafrosinonelatinalivornonocerinapalermoperugiapescarapordenonepotenzaregginasalernitanasampdoriasassuoloturris
Altri canali euro 2024serie bserie cchampions leaguefantacalcionazionalipodcaststatistichestazione di sosta

Giuseppe Rossi: "Dopo quel 4-2 alla Juventus vidi tifosi della Fiorentina piangere per me"

Giuseppe Rossi: "Dopo quel 4-2 alla Juventus vidi tifosi della Fiorentina piangere per me"TUTTO mercato WEB
© foto di Federico De Luca
sabato 25 aprile 2020, 19:30Archivio 2020
di Pierpaolo Matrone

Gli anni alla Fiorentina sono sicuramente tra i più felici della vita di Giuseppe Rossi. In viola l'attaccante è diventato idolo assoluto, come ricorda ai microfoni di Cronachedispogliatoio.it: "Avevamo grandi giocatori: Mario (Gomez, ndr), Pizarro, Borja, Gonzalo, Cuadrado, Savic, Joaquin, Aquilani. Dovevamo dimostrarlo in campo: a dicembre eravamo secondi, eravamo lì. Tra di noi non parlavamo di Scudetto, ma se fossimo stati tutti sani, se io non mi fossi infortunato e Mario fosse tornato dall’infortunio, potevamo dire la nostra durante quel campionato. Purtroppo è arrivato ciò che è arrivato, spezzandoci le gambe. Siamo arrivati quarti, al giorno d’oggi sarebbe stata Champions League

Ci fu una partita in particolare che rese Giuseppe Rossi il calciatore più amato a Firenze in quel periodo: il ribaltone sulla Juventus grazie alla firma proprio dell'ex Manchester United. E l'attaccante oggi al Real Salt Lake ricorda: "Quando sono uscito dallo spogliatoio per tornare a casa, alcuni dirigenti mi hanno detto: ‘Giuse, affacciati’. Sono andato alla finestra e c’erano centinaia di tifosi che cantavano: ‘Il Fenomeno’, che era il mio coro. Bellissimo, stupendo. Ho visto alcuni piangere, ho detto: ‘Cavolo, è veramente sentita’. Da lì capii tutto. Nel pre-partita avevo capito quanto fosse importante, durante la gara avevo percepito la tensione e quanto fosse bella, alla fine con quei momenti avevo capito di aver fatto una cosa storica. Un’immagine? Non lo so, è dura dirlo. Sono accadute tante cose che è difficile tornare indietro. Quando riguardo i video, non mi focalizzo sui gol: guardo i tifosi, la panchina, a bordocampo e capisco cosa ho dato alle altre persone. Ancora oggi ricevo messaggi