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Gravina: "Riapriremo gli stadi appena possibile. Rinnovo Mancini? Confido nella sua sensibilità"

Gravina: "Riapriremo gli stadi appena possibile. Rinnovo Mancini? Confido nella sua sensibilità"TUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
lunedì 21 dicembre 2020, 23:22Archivio 2020
di Pietro Lazzerini

Gabriele Gravina, presidente della FIGC, ha parlato a Sportitalia:

Fiducia assocalciatori e assoallenatori verso le elezioni?
"Devo ringraziare Del Pino per la sua comunicazione di qualche giorno fa, ma dobbiamo dire con molta chiarezza il risultato ad oggi non è legato a una semplice dichiarazione politica. Oggi il sottoscritto ha già raccolto la designazione ufficiale della Lega di Serie A, quella di B e della Lega Pro. HO le firme quasi all'unanimità. E' un dato storico che mi riempie di orgoglio e di responsabilità. E' da 20 anni che la Lega di A non aveva una designazione ufficiale ed è forse la prima volta che le tre leghe si mettono d'accordo per un candidato ufficiale e sono contento che è arrivato endorsement dell'AIC e forse presto anche dell'assoallenatori. Il calcio ha dimostrato grande compattezza e continua a coltivarla per proiettarci verso un futuro che è difficile. Con questa compattezza il calcio può avere un futuro positivo".

La ricetta per il Gravina 2.0?
"Io non parlo ai ricchi e ai poveri, ma a tutti gli sportivi. Il mio è un linguaggio diretto verso chi ama il calcio e chi vuole bene al calcio. Una pandemia penso che sia un fenomeno che colpisce chiunque opera secondo le leggi del mercato, tutto il settore economico mondiale e non solo nello sport. Prima della pandemia presentava delle difficoltà che continuano ad acuirsi in conseguenza alla pandemia. Il rimedio non può essere dettato da alcune norme come indicazione di tipo federale. Serve maggiore sostenibilità e occorrono maggiori ricavi e migliore distribuzione delle risorse".

Il pubblico negli stadi?
"Riapriremo quando la pandemia ce lo permetterà. Noi non chiediamo trattamenti di favore. Noi siamo alla pari degli altri ma non vogliamo essere penalizzati. Non facciamo fughe in avanti, dimostriamo senso di responsabilità. I tifosi ci mancano e faremo di tutto per riportarli allo stadio il prima possibile".

Che speranze ci sono di vedere Mancini ancora alla guida della Nazionale dopo il Mondiale in Qatar?
"Dopo i campionati europei sono il 100%. La FIGC non può competere con altre realtà a livello di club ma Mancini ha sempre dimostrato interesse per il nostro mondo e per la maglia della Nazionale. Io confido nella sua sensibilità per portare avanti questo progetto anche dopo il mondiale".

I rapporti col governo?
"Abbiamo dovuto lavorare tantissimo per cercare di far capire che il calcio non era solo un mondo ovattato, di viziati che amano solo la bella vita. Gradualmente siamo entrati nelle grazie e considerazioni degli uomini di governo. Siamo ben ascoltati e io ho un rapporto ottimo con il ministro Spadafora, ma anche col Presidente del Consiglio Conte. Abbiamo riconquistato la centralità anche delle istituzioni politiche. Manca ancora quella piccola risposta concreta che noi abbiamo posto come domande al governo italiano per fare un salto di qualità per l'economia del mondo del calcio.

Cosa pensa di Juve-Napoli alla vigilia del giudizio del Collegio?
"Aspettiamo il Collegio e poi finisce questa brutta pagina del calcio italiano. Io penso che il campo sia l'unico soggetto titolato per il verdetto definitivo, ma quando ci sono alterazioni ad alcuni comportamenti interviene la giustizia sportiva. Ci sono già stati due gradi di giudizio, ora aspettiamo il collegio e mi rimetto al verdetto definitivo.

Perché la FIGC non si è costituita in giudizio?
"Ci costituiremo in giudizio quando c'è qualcosa che intacca le regole. Nel caso specifico però non abbiamo motivo di intervenire perché è un giudizio della Giustizia sportiva".