L'uomo copertina del 2020 - Hellas, ritratto di Ivan Juric

Finisce oggi l'anno più difficile dell'era moderna. Per l'uomo e pure per lo sport. Un 2020 fatto di sofferenza, di pause, di paure, d'attesa. Un 2020 dove esser stati protagonisti è stato ancora più difficile, per mille e più motivi. Per questo Tuttomercatoweb.com ha deciso di raccontare, squadra per squadra, coi propri corrispondenti sul campo, L'uomo copertina del 2020.
Un premio che, in casa Hellas Verona, consegniamo idealmente nelle mani di Ivan Juric. Principalmente perché è il solo vero elemento di raccordo tra le due stagioni sportive avvicendatesi nell'anno solare, capace di conferire qualche traccia di continuità laddove sembrava impossibile. "Il 2020 è stato un anno magico per me, perché siamo riusciti ad ottenere risultati all'inizio inimmaginabili", ha ammesso di recente il croato. Tradotto: io, con l'aiuto del mio staff e dei giocatori, ho scolpito in tempi record (e con maestria, aggiungiamo noi) un marmo grezzo.
La vittoria a febbraio sulla Juventus segna il climax di un 2020 in cui Juric ha saputo creare le condizioni ideali per favorire il rigoglio dei suoi germogli più iridescenti, come Pessina, Rrahmani, Kumbulla e Amrabat, protagonisti del presente (qualcuno, forse, del futuro) del nostro campionato. Ecco perché l'espressione "vale più di un bomber da quaranta milioni", spesso abusata, assume qui connotati molto più concreti che altrove.
Un carattere impetuoso, che (specie da settembre a questa parte) l'ha portato persino a sconfessare, a modo suo, alcune scelte dell'ultimo mercato estivo. Sempre nell'interesse del suo club, assicura lui, che non ha mai nascosto la volontà di restare a lungo a Verona. Anche perché Juric è questo: prendere o lasciare. L'Hellas ha preso, moltiplicato ingaggio e fiducia per lui a luglio. E non sorprende che voglia continuare a farlo.