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La soluzione austriaca: sì a quarantena di squadra, ma senza saltare partite. Così cambia tutto

La soluzione austriaca: sì a quarantena di squadra, ma senza saltare partite. Così cambia tutto
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
martedì 12 maggio 2020, 12:56Archivio 2020
di Simone Lorini

La Bundesliga austriaca è vicinissima alla ripartenza e come dimostra il blitz della Polizia ieri nella sede degli allenamenti del LASK Linz, la voglia di farlo in tutta sicurezza è sopra ogni cosa. Il campionato ripartirà ai primi di giugno ma senza spettatori, come annunciato oggi dal vicecancelliere e ministro dello Sport, Werner Kogler e dal ministro della Salute, Rudolf Anschober al termine di un incontro con lega e federazione austriaca di calcio. La ripartenza dovrebbe avvenire nel primo weekend di maggio, con un protocollo molto interessante e che potrebbe essere d'esempio anche per la complicata situazione italiana.

La soluzione austriaca - Gli allenamenti completi delle squadre potranno riprendere venerdì 15 maggio e secondo Sky, la prima partita che dovrebbe essere disputata sarà la finale della Coppa d'Austria tra il Salisburgo, campione in carica, e il Lustenau, vincitore della seconda divisione. La vera chiave di volta del protocollo è però la reazione all'eventuale positività di un giocatore, ed è anche dove la soluzione austriaca di differenzia in modo sostanziale da quella italiana. Se ci sarà un caso di Coronavirus tra atleti o staff delle squadre impegnate, il calciatore infetto sarà ovviamente isolato, ma anche i compagni di squadra dovranno essere messi in quarantena, garantendo però loro la possibilità di continuare ad allenarsi e disputare le partite previo tampone negativo prima di ogni gara. Aumenterà la responsabilità dello staff medico del club, al quale verrà chiesto di tenere un diario.