Le grandi trattative del Brescia - 1992, Gheorghe Hagi: il 'Maradona dei Carpazi' sbarca in A

Non era il Real Madrid dei Galacticos. Le due stagioni, poi, non erano andate nel migliore dei modi. Una sola Supercoppa in bacheca, ma niente titolo. Ad ogni modo stai sempre vestendo una delle maglie più affascinanti del calcio europeo e mondiale. Va bene tutto, ma Gheorghe Hagi deve ritrovarsi. Il salto dalla Steaua Bucarest al Real è stato pagato a caro prezzo, di mezzo c'è anche la delusione di quella Coppa Campioni strappata dal Milan con uno dei risultati più rotondi della storia della competizione. La volontà del giocatore, dopo due stagioni e 16 gol con la camiseta blanca, è quella di lasciare Madrid. Il suo agente, però, allontana possibili voci italiane: "C'è lo 0.1% di possibilità che possa finire al Brescia".
Il Brescia, società di provincia abituata agli alti e ai bassi, è stata rilevata da pochi mesi dal presidente Luigi Corioni. Un personaggio che ama il buon calcio e che quando c'è da prendere il campione di turno non si fa scappare l'occasione. Il tecnico della promozione è Mircea Lucescu: la Leonessa anticipa il Pescara per tre punti e torna in serie A, ma la qualità delle altre squadre è davvero alta. Complicato mettersi alla pari delle altre compagini che lottano per non retrocedere.
Le Rondinelle non sono il Real, ma il tecnico romeno convince il giocatore: per otto miliardi di lire si chiude una trattativa che, per come è nata e per come si è sviluppata (da rileggere le parole dell'agente, ndr) ha dell'incredibile. Giga Hagi accetta l'Italia, aggregandosi ai connazionali Sabau e Raducioiu. Il talento non si discute, ma nemmeno la sua propensione ai cartellini rossi. A 10' dal termine, durante il suo esordio, viene espulso. Il suo primo gol lo mette a segno contro il Foggia, la sua avventura in maglia biancoblù, da lì in poi, prende una piega differente.
Questo fino all'ultima gara stagionale, quando i lombardi se la vedranno con l'Udinese su campo neutro per affrontare lo spareggio: il 'Maradona dei Carpazi' non brilla, il Brescia ne incassa tre e torna in serie B. Il romeno non molla e accetta la retrocessione, riportando la squadra nel massimo campionato. Di mezzo, però, ci sono i mondiali americani del 1994: Romania ai quarti di finale battuta soltanto dalla Svezia ai calci di rigore, Hagi butta fuori l'Argentina agli ottavi con un gol decisivo. Il Barcellona arriva e anticipa tutti, riportando il numero 10 in Liga. Ma questa, del resto, è pur sempre un'altra storia.