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Le grandi trattative del Napoli - 2007, smacco al River Plate: arriva Lavezzi grazie a... Diaz

Le grandi trattative del Napoli - 2007, smacco al River Plate: arriva Lavezzi grazie a...  DiazTUTTO mercato WEB
© foto di Giacomo Morini
giovedì 26 marzo 2020, 19:40Archivio 2020
di Pierpaolo Matrone

Dal 1984 in avanti il 5 luglio non è una data come tutte le altre per il Napoli. Furono quelli giorno e anno dello sbarco in azzurro e della presentazione ufficiale di Diego Armando Maradona, fu quello il momento in cui cambiò per sempre la storia del club. E il 5 luglio è anche la data in cui alle pendici del Vesuvio è arrivato il calciatore che più si è avvicinato - per numeri in campo - al Pibe de Oro. Ventitré anni dopo la visione del primo Maradona partenopeo, il 5 luglio per l'appunto, Ezequiel Lavezzi è stato ufficialmente acquistato dal Napoli.

Nella contestazione. A raccontarlo adesso sembra paradossale, perché di fatto il Pocho è considerato uno dei calciatori più significativi nell'era-De Laurentiis. Ma all'epoca, ormai tredici anni fa, quando fu presentato alla stampa a Castel Volturno ci fu un bel po' di contestazione. Il Napoli aveva da poco festeggiato la promozione dalla Serie B alla Serie A, tornando nel calcio che conta per la prima volta nella nuova gestione dopo gli anni di inferno e purgatorio. E la voglia di grandi colpi era enorme nella piazza. L'ambiente partenopeo, però, non accolse di buon grado l'acquisto del fantasista argentino, ritenuto uno sconosciuto che in Italia, qualche anno prima, aveva fatto fatica nella brevissima parentesi con il Genoa. "Fuori i milioni", recitava uno striscione esposto all'esterno del centro tecnico azzurro. Perché quelli sborsati per Lavezzi erano pochi e avevano ragione i tifosi, ma sul valore di quell'estroso attaccante si erano completamente sbagliati.

Grazie Ramon. L'intuizione è tutta del direttore generale dell'epoca, Pierpaolo Marino, ma il primo tassello fu messo in Argentina. Ramon Diaz, uno che l'attaccante l'aveva fatto per mestiere proprio con la maglia del Napoli (e di Fiorentina e Inter in Italia), riuscì a far rinascere Lavezzi al San Lorenzo. Il Pocho aveva smesso col calcio, andando coi fratelli a fare l'elettricista in Argentina. Ma Diaz ne esaltò le caratteristiche e, una volta mostrate a tutto il Sudamerica, giocò un ruolo determinante anche per l'approdo in azzurro. All'epoca, infatti, il River Plate era pronto ad accaparrarselo per 5 milioni di dollari, una cifra rifiutata però dall'allenatore del San Lorenzo. "Meglio Napoli", suggerì al Pocho, ricordando la passione della piazza, molto simile a quell'argentina. "Lavezzi vale 20 milioni", la risposta data da Diaz al River. Smacco. Poi la telefonata con Pierpaolo Marino e l'affare concluso col Napoli per 5 milioni e mezzo di euro. Un rapporto qualità/prezzo senza eguali a quelle latitudini.