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Le grandi trattative della SPAL - 2017, dall'entusiasmo alla delusione: Marco Borriello

Le grandi trattative della SPAL - 2017, dall'entusiasmo alla delusione: Marco BorrielloTUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Mascolo/PhotoViews
lunedì 4 maggio 2020, 19:00Archivio 2020
di Davide Soattin
fonte Inviato a Ferrara

Quella tra Borriello e la SPAL è la storia di un qualcosa che sarebbe potuto essere, ma che non è mai stato. Per colpa di chi, non si è mai saputo bene, ma di certo le aspettative che circondarono l’arrivo della punta napoletana alla corte di Leonardo Semplici nell’estate del 2017 furono ben diverse e superiori rispetto a quella che si rivelò poi essere la realtà dei fatti. Una breve parabola discendente iniziata sotto i migliori auspici e la luce dei riflettori, con il primo timbro della sua avventura in maglia biancazzurra nella prima vittoria degli estensi dal ritorno in Serie A contro l'Udinese e l'illusione - più che comprensibile - della tifoseria ferrarese di aver trovato in Borriello un salvagente a cui aggrapparsi per lottare e conquistare la salvezza sui palcoscenici del calcio che conta.

Così però non fu. Nel giro di pochi mesi infatti, nonostante gli 1.3 milioni di euro netti di ingaggio con cui la coppia Mattioli-Vagnati lo convinsero ad accettare la SPAL, a suon di prestazioni tutt'altro che esaltanti, l’attaccante partenopeo passò da punto di riferimento del progetto biancazzurro all’esserne definito un corpo totalmente estraneo, fino alla totale frattura nella partita contro l'Hellas Verona del 10 dicembre 2017. In quella circostanza, al momento della sostituzione, dopo l'ennesima prova incolore e poco convincente, venne bissato dai fischi di da larga parte dello spazientito pubblico ferrarese, a cui decise di rispondere con un altrettanto ironico applauso di sfida. Una escalation di reazioni a caldo che di fatto sancì la fine - in malissimo modo - del rapporto tra il numero 22 e la tifoseria biancazzurra.

Da quel giorno in poi infatti, eccezion fatta per la miseria di 7' nell'ultimo match del 2017 contro il Torino, Borriello in campo con la maglia della Ars et Labor non si vide più. Prima un infortunio muscolare al polpaccio a pochi giorni dalla sosta invernale e poi una successiva ricaduta nel corso dell'allenamento settimanale segnarono infatti, nonostante qualche sporadico tentativo di recupero documentato dalle tante - troppe - storie Instagram della punta, la definitiva pietra tombale sull'avventura emiliana del bomber, con appena 15 presenze e un solo gol all'attivo. Troppo poco per le aspettative - forse esagerate - che si erano create a inizio stagione, ma di fatto l'ex Juventus non entrò mai in piena sintonia con l'ambiente biancazzurro e questo inevitabilmente ne compromise l'esperienza ferrarese, giunta a conclusione molto prima di quelli che sarebbero stati i tempi previsti.

Al termine di quella stagione, con una storica salvezza conseguita all'ultima giornata, la SPAL decise di svincolare Borriello, che pochi mesi più tardi avrebbe firmato con l'UD Ibiza, di cui oggi è direttore sportivo dopo il ritiro dal calcio giocato.