Sampdoria-Lazio 3-0, le pagelle: Yoshida un muro, Verre assistman. Si salva solo Strakosha

SAMPDORIA
Audero 6 - Poco impegnato dalla Lazio, sempre molto attento sulle uscite sui cross dal fondo.
Bereszynski 6,5 - Dialoga molto con Candreva sulla corsia di destra, rischia poco la presenza di Djavan Andrerson dalla sua parte.
Tonelli 6,5 - Rischia tantissimo con quel passaggio orizzontale nel primo tempo che per poco non manda in porta Correa.
Yoshida 7 - Di testa le prende tutte lui, argina l’attacco della Lazio disputando una prestazione rocciosa.
Augello 7,5 - Un +4 al fantacalcio per il terzino della Sampdoria che prima trova l’assist per il vantaggio di Quagliarella e poi trova la prima firma in A con un mancino dalla distanza.
Candreva 6,5 - Raddoppia nei casi in cui Bereszynski va in difficoltò, specie quando si allarga Luis Alberto, e gli dà una mano (Dal 78’ Leris sv).
Ekdal 6,5 - Organizza la manovra della sua squadra giocando sempre palla a terra. Deciso nei contrasti in mediana (Dal 56’ Adrien Silva 6 - La forma non sarà al top ma sopperisce con la qualtà).
Thorsby 7,5 - Semplicemente gigantesco. Si francobolla a Milinkovic-Savic con una marcatura a uomo che non lascia scampo al fortissimo centrocampista serbo.
Jankto 6,5 - Va spesso via a Parolo sulla fascia mancina, prova a dare il proprio contributo alla fase offensiva con alti e bassi (Dal 67’ Damsgaard 7 - Trova il primo gol in Italia sfruttando al meglio un assist di Verre).
Ramirez 6 - Gioca da raccordo fra le linee nel 4-4-1-1 di Ranieri che diventa sempre di più un 4-2-3-1. Prestazione positiva dell’uruguaiano (Dal 56’ Verre 7 - Approfitta della dormita di Patric per servire a Damsgaard il pallone che chiude il match).
Quagliarella 7 - Eterno il capitano della Sampdoria che si fa trovare al momento giusto al posto giusto per il gol che apre le danze (Dal 78’ Keita Balde sv)
Ranieri 7,5 - Imbriglia la Lazio e impartisce a Simone Inzaghi una lezione tattica, al netto delle assenze biancocelesti. Seconda vittoria di fila dopo quella di Firenze.
LAZIO
Strakosha 6 - Nulla può sulle reti blucerchiate, si fa vedere nella ripresa per una doppia parata su Damsgaard e su Keita Balde.
Patric 4,5 - Aiuta la manovra della sua squadra, ma è impreciso nella fase difensiva. Combina la frittata in occasione del tris della Sampdoria.
Acerbi 5,5 - Lasciare spazio all’attaccante in area di rigore è un errore da matita blu se l’avversario si chiama Fabio Quagliarella e alla prima leggerezza l’attaccante campano punisce
Hoedt 4,5 - In concorso di colpa con Acerbi per la rete del vantaggio della Sampdoria, non è una delle sue serate migliori (Dal 58’ Vavro 5,5 - Anche lui disattento sulla pressione delle punte blucerchiate).
Parolo 5 - Non è un esterno e si vede. Dalla sua parte sia Augello che Jankto godono di troppa libertà. Non a casa il vantaggio della Samp arriva da un cross dalla sua parte (Dal 46’ Marusic 5 - Non si fa mai vedere sulla corsia di competenza, prestazione sottotono).
Milinkovic-Savic 5 - Assente ingiustificato. Thorsby non gli lascia un attimo di tregua ma commette anche lui troppi errori in fase di costruzione dell’azione.
Lucas Leiva 5 - Non riesce ad organizzare la manovra della sua squadra. Stretto dal dinamico centrocampo di Ranieri (Dal 75’ Cataldi sv)
Luis Alberto 5 - Tanti, troppi errori in fase di costruzione dell’azione. Non riesce mai a far valere la propria qualità.
D. Anderson 5 - Messo in mezzo nella morsa di Candreva a Bereszynski, praticamente mai pericoloso dalla sua parte (Dal 46’ Fares 5,5 - Qualcosa di più in fase di spinta ma alla fine non punge a dovere).
Correa 5,5 - Costretto ad abbassarsi per cercare di raccogliere palloni giocabili. Si fa vedere per un diagonale nella ripresa che avrebbe potuto riaprire il match.
Caicedo 5 - La difesa della Sampdoria non gli lascia spazio per colpire, si fa ipnotizzare da Audero nel primo tempo ma era anche in posizione irregolare 58’ Muriqi 5,5 - Entra bene in partita facendo valere il fisico e dialogando con Correa. Via via esce dal match)
Inzaghi 5 - Le assenze sulla fasce e soprattutto di Immobile in attacco si fanno sentire e la squadra ne risente. Prestazione negativa che fa il paio con la battuta d’arresto interna contro l’Atalanta.